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Non mi è mai piaciuto Dante

Il Metodo Dante Alighieri pt 1

Non mi è mai piaciuto troppo studiare Dante Alighieri a scuola, come tutte le cose che c’imponevano senza spiegarci bene il perché… e quindi ho sempre cercato di evitarlo.

Poi un giorno qualche tempo fa ad un Master di una Business School l’ho rincontrato approcciandomi al Metodo Dante Alighieri: Come Fare Chiarezza nella Tua Vita nei Momenti di Buio…e mi sono ricreduto 😉.

A cosa serve il Metodo Dante Alighieri? Ad aiutarci tantissimo, in generale ma soprattutto nei periodi in cui siamo assaliti dalle confusioni… periodi proprio come questo, a risolverle e riorganizzare al meglio vita e lavoro. Ed è per questo alla vigilia di un nuovo anno pieno di speranze ed aspettative, voglio proporti questo viaggio in 3 tappe, dove ti aiuterò ad acquisire la consapevolezza di come attraversare l’Inferno o il Purgatorio in cui ti trovi e indirizzarti speditamente verso il Paradiso e la prosperità.

Partiamo con una domanda:

Sai che cosa trova la maggior parte delle persone quando guarda dentro di sé?

Quello che trovano le persone e anche tu ed io, se siamo in un momento di stallo in cui non sappiamo bene dove indirizzare le nostre scelte, sono essenzialmente 3 cose.

Te le elenco:

  1. Confusione: non sappiamo bene cosa vogliamo, non abbiamo chiaro il percorso da intraprendere e di conseguenza abbiamo difficoltà a stabilire obiettivi e priorità.
  2. Mancanza di Focus: la nostra attenzione si disperde in tante piccole attività che per lo più non sono rilevanti.
  3. Disorganizzazione: i nostri pensieri sono privi di ordine, tendiamo a procrastinare rallentando qualsiasi azione.

Insomma, una selva oscura.

Il tutto condito da un senso d’insoddisfazione, misto a stanchezza e ansia, questo perché ci accorgiamo che il tempo continua a scorrere inarrestabile e le nostre vite invece, non si muovono di mezzo millimetro. Non è vero?!

Cosa possiamo fare quando ci troviamo in mezzo a questa “selva oscura“? Da dove possiamo partire per fare chiarezza nella nostra vita?

T’interessa? Allora Seguimi!

“Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ché la diritta via era smarrita.”

Ti ricordi la Divina Commedia? Tranquillo, niente interrogazioni: non serve che ripeschi l’antologia delle superiori! Oltre a essere l’opera più celebre della letteratura italiana, la Divina Commedia è il racconto del viaggio di un uomo che, “nel mezzo del cammin” della vita, non trova più la (sua) strada.

A circondarlo una selva oscura, con il suo intrico pauroso. Ma dietro la guida autorevole e saggia di Virgilio e ispirato dall’amore per Beatrice, passando attraverso i gironi dell’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso, Dante scopre le più grandi verità, trova risposta alle sue domande e la sua visione si fa mano a mano più lucida e luminosa.

La Divina Commedia è poesia sublime, ma anche filosofia profonda, ricerca dei significati fondamentali del percorso umano. Ho pensato quindi di proporti un “viaggio” che ricalchi le tappe dantesche e ti aiuti a fare chiarezza su dove vuoi andare nella tua vita 🙂

Per ognuna delle 3 cantiche che tratteremo in 3 step, troverai una serie di domande a cui rispondere.

Questi quesiti saranno come lenti focali grazie alle quali svilupperai una visione cristallina per il nuovo anno… alla faccia del Covid.

NOTA: ti consiglio di rispondere a queste domande per iscritto, usando carta e penna, così da poter poi riguardare le tue riflessioni nel loro insieme. E mi raccomando: scrivi le tue risposte di getto, senza stare a razionalizzare troppo.

Ti premetto che non tutte le domande necessariamente si adattano a te e alla tua situazione specifica, ma è sufficiente che una soltanto ti faccia scattare una scintilla dentro perché questo articolo sia valso il tuo tempo.

Se è tutto chiaro iniziamo a ritrovare il senso del nostro agire scendendo tra i gironi dei dannati

Immaginare il nostro INFERNO per ritrovare la strada del nostro PARADISO. Il primo luogo che Dante deve visitare è il regno del male e degli eterni tormenti.

Lì conosce le pene dei dannati e le colpe che li hanno portati a vivere dolori senza fine tra le fiamme, i ghiacci e la morsa dei diavoli. L’Inferno è dunque la raffigurazione delle nostre peggiori sofferenze, è tutto ciò che di terribile può accaderci.

Per riprendere il pieno controllo delle nostre attività partiremo proprio dal nostro inferno personale.

Riflettendo su ciò che odiamo, su ciò che ci spaventa e su ciò che di sbagliato c’è nella nostra vita, possiamo infatti intuire con precisione ciò che amiamo, ciò che vogliamo realizzare e ciò che ci attrae.

 

Rispondi dunque a queste domande:

  1. Se non cambierai nulla nella tua vita, qual è il peggior scenario in cui rischi di trovarti tra qualche mese/anno?

  2. Quali sono le cattive abitudini che ti stanno condizionando negativamente (naturalmente quelle che dipendono da te)?

  3. Quali sono le tue peggiori paure?

  4. Cos’è che non ti piace del mondo e delle persone che ti circondano? Cosa puoi fare per migliorarlo?

  5. Per cosa sei disposto a fare? Quali sono quelle passioni o attività che ami a tal punto che attraverseresti anche l’inferno per coltivarle?

  6. Se  fossi solo, completamente solo nella vita e nel lavoro, cosa faresti?

  7. Nei momenti più bui della tua vita, cos’è che ti ha permesso di resistere e risorgere?

Intendiamoci, scopo di questa prima parte del nostro “viaggio” non è certo quello di farti deprimere o disperare. Come detto, a volte abbiamo bisogno di immaginare il peggio ed esplorare le parti più buie della nostra esistenza, per ritrovare la luce e dirigerci verso di essa con ritrovata speranza.

Nei prossimi 2 appuntamenti de “L’Angolo del Coach” ti guiderò attraverso il Purgatorio a raggiungere l’angolo di Paradiso che ti meriti dopo un sofferto 2020 nel prossimo anno.

A martedì prossimo e buona settimana

 

Pasquale Tardino

Pasquale Tardino
Formatore e Coach
pasqualetardino@ramitalia.it
335 435785

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