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News21 Maggio 2021by Karina Tardino

C’è un Buddha d’oro in ognuno di noi

“Dentro di noi ci sono tutte le risorse per fare della nostra vita un capolavoro”.

Conosci la Storia del Buddha D’oro?

Nel 1957 alcuni monaci di un monastero di Bangkok dovettero trasferire un Buddha d’argilla dal loro tempio, che doveva essere demolito per far posto alla costruzione di una superstrada, a una nuova sede. Durante i lavori, una gru cominciò a sollevare l’idolo gigantesco, ma il peso era così forte che la statua cominciò a incrinarsi.

Per di più, cominciò a piovere.

Il monaco superiore, preoccupato di non danneggiare il sacro Buddha, decise di rimettere a terra la statua e di coprirla con un grande telone per proteggerla dall’acqua.

Più tardi, quella sera, il monaco superiore andò a controllare il Buddha. Accese la torcia elettrica sotto il telone per vedere se fosse asciutto, ma quando la luce raggiunse l’incrinatura, il monaco notò uno strano bagliore riflesso.

Guardando meglio, si chiese se non potesse esservi qualcosa sotto l’argilla.

Andò nel monastero a prendere martello e scalpello e cominciò a scrostare l’argilla. Man mano che venivano via pezzi di argilla, il bagliore si faceva più vivido e più esteso. Trascorsero molte ore di lavoro, al termine delle quali il monaco si trovò faccia a faccia con uno straordinario Buddha in oro massiccio.

Gli storici ritengono che diverse centinaia di anni prima della scoperta del monaco, l’esercito birmano stesse per invadere la Thailandia, allora chiamata Siam. I monaci siamesi, rendendosi conto che il loro Paese sarebbe stato ben presto attaccato, coprirono il prezioso Buddha d’oro con uno strato esterno d’argilla per impedire che il loro tesoro venisse trafugato dai birmani.

Purtroppo, a quanto pare i birmani massacrarono tutti i monaci siamesi, e il segreto ben custodito del Buddha d’oro rimase intatto fino a quel giorno del 1957.

Cosa ci dice questa storia?

 

Che in tutti noi e dunque anche in ogni azienda o in ogni team, solo apparentemente ci sono dei Buddha d’argilla coperti da una crosta di durezza costituita dalla paura, dalla timidezza, dall’individualismo, sotto la quale però, nascondiamo il nostro Buddha d’oro, il nostro vero io. Dobbiamo quindi sempre credere in noi stessi e nelle persone che ci circondano e proprio come il monaco siamese usò martello e scalpello per svelare il vero valore del Buddha, nostro compito, avendo forza e coraggio è di scoprire la nostra vera essenza. Ogni giorno, soprattutto in quelli no, ricordiamoci che abbiamo sempre la grande opportunità di far uscire le risorse nascoste sotto lo spesso strato di fango di cui la vita ci ha riempiti, e usarle a nostro beneficio per riprendere con fiducia il cammino che ci meritiamo.

 

 

 

Karina Tardino
Jr Consultant Marketing & Comunicazione

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