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Statistiche aziendali: 5 tipologie per raggiungere prima e meglio i tuoi obiettivi

Puoi ottenere tutto ciò che sei in grado di misurare.




Sembrano semplici tabelle che contengono numeri. In realtà le statistiche sono una preziosa fonte

Puoi ottenere tutto ciò che sei in grado di misurare.

 

Sembrano semplici tabelle che contengono numeri. In realtà le statistiche sono una preziosa fonte di informazioni anzi, un vero e proprio metodo di gestione che ti consente di leggere gli avvenimenti e monitorare l’andamento dell’azienda nell’ottica dei risultati che vuoi raggiungere.

3 i principali benefici che puoi trarre dalla messa in funzione delle statistiche aziendali:

  • misuri l’andamento delle principali aree aziendali avendo così un riscontro chiaro e inequivocabile dei risultati che stai ottenendo, delle azioni che funzionano e di quelle che invece devi cambiare. I numeri non mentono mai;
  • hai un prezioso campanello di allarme che ti avverte IN TEMPO su ciò che non va. Infatti uno degli aspetti più insidiosi della mancanza di un sistema di statistiche in azienda è che non hai immediata consapevolezza di tutte le inefficienze, gli sprechi e i costi addizionali INVISIBILI di cui non hai immediato sentore all’esterno. Il problema è che se non te ne accorgi subito potresti pagarne care le conseguenze;
  • abbatti il Dev-T – traffico inutile- e le voci che creano C.N.Q. – costo della non qualità- dovuti a errori e inefficienze.

 

Insomma, i dati aziendali sono una risorsa preziosa per mantenere ben saldo il timone della tua azienda. Non a caso le statistiche rappresentano il 3° dei 4 basics dell’organizzazione aziendale.

 

Oggi quindi ti parlerò proprio di questo illustrandoti 5 tipologie di report che non possono assolutamente mancare nella tua azienda.

 

 

 

  • STATISTICHE DI CONTABILITà E FINANZA

 

In quest’area i report e le statistiche che puoi produrre e possono esserti utili sono veramente tantissime. Generalmente, soprattutto nelle piccole imprese, l’unico report utilizzato è il bilancio di verifica e il bilancio fornito dal commercialista per il calcolo delle imposte. Utile, ma da solo non basta per gestire un’azienda. Ad esempio un report molto spesso sottovalutato è quello relativo allo scaduto clienti. A volte chi gestisce un’impresa valuta la possibilità di chiedere prestiti o finanziamenti alle banche…ma in realtà non sa nemmeno quanto deve ancora incassare dai clienti. (…tu lo sai?!)

 

  • STATISTICHE DI MAGAZZINO

Se nella tua azienda hai da gestire un magazzino è preferibile che inizi a creare report per controllare quantità e qualità del magazzino. Non mi riferisco solo ai report di inventario fisico, che un po’ tutte le aziende tengono annualmente, ma anche a statistiche che misurano, ad esempio, la movimentazione delle merci e la loro “anzianità” (soprattutto per quelle soggette a svalutazione in base al tempo). Importante è anche la valutazione fiscale e di impegno finanziario delle merci di magazzino.

 

  • STATISTICHE DI PRODUZIONE

Non si tratta solo di monitorare materiali, volumi e tempi di produzione. Una cosa fondamentale qui è monitorare anomalie, difetti e resi. Se ad esempio dai report noti che nell’ultimo mese sono aumentati i resi, allora avrai la possibilità di intervenire immediatamente per capire come mai questo accade e come puoi risolvere il problema. Se invece non monitori accuratamente questo aspetto significa che si, ti accorgerai che ci sono stati dei resi, ma non conoscendone esattamente l’entità tenderai a non approfondire la questione e a sottovalutarne le conseguenze.

 

  • STATISTICHE DI MARKETING

Se fai marketing sai benissimo che ogni azione richiede degli investimenti economici e quindi è fondamentale misurarne gli effetti in termini di obiettivi raggiunti e contatti generati. Questo vale sia per le forme di marketing tradizionale sia per quelle online.

 

  • STATISTICHE DI VENDITA

Se hai una rete commerciale, avere delle statistiche per ogni consulente ti permette di monitorare costantemente i loro risultati e soprattutto di indicarti DOVE intervenire per sbloccare un venditore basso vendente.

Mi spiego meglio. Per monitorare efficacemente quest’area devi  partire dal risultato finale che vuoi ottenere (vendite) e  “spezzarlo” nelle fasi che il venditore deve eseguire al fine di ottenere un ordine.

Ognuna di queste fasi deve avere un indicatore numerico e che i tuoi venditori dovranno riportarti settimanalmente. Questo ti consente di analizzare l’andamento dei risultati intermedi – contatti/appuntamenti/preventivi – ed essi ti indicheranno che cosa ha creato la crescita o dove il venditore si è bloccato. In questo modo saprai ESATTAMENTE dove intervenire per  aiutarlo a sbloccarsi e il risultato finale tornerà a crescere.

 

 

In conclusione le statistiche sono uno strumento di analisi dei dati chiaro e inequivocabile, una leva che incrementa il vantaggio competitivo della tua azienda perché ti aiuta a focalizzare meglio i tuoi obiettivi, a raggiungerli più facilmente e ad acquisire una maggiore consapevolezza professionale.

Ciò vale per te in primis e a catena per tutto il tuo team.

La cosa più importante da sottolineare è che hai veramente la consapevolezza di come stanno andando le cose. D’altra parte sarebbe impensabile pianificare delle vere azioni strategiche senza conoscere bene il tuo campo da gioco.

Come dice il caro stratega Sun Tzu ne L’arte della guerra: “Soltanto coloro che calcolano molto vinceranno; coloro che calcolano poco non vinceranno e tanto meno vinceranno coloro che non calcolano affatto.”

 

Ti sei perso il secondo basic dell’organizzazione aziendale? Puoi leggerlo qui: Riunioni aziendali odi et amo: 4 tipi di riunioni e come farle funzionare

 

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Silvia Lansione
Business Management Consultant
silvialansione@ramitalia.it – 329 3859803

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