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Leader 4.0 tra Burdella Marketing e Ammuina Management

Nel mio ultimo articolo “Una Nuova Leadership all’Orizzonte” uno dei temi che stiamo approfondendo alla Masterclass Expertise dell’Exe Business School disegnando il tratto del Leader Rivoluzionario, che dovrà gestire tempi così difficili quali stiamo vivendo e portarci economia 4.0, è venuto fuori che l’unica certezza è governare l’incertezza e abituarsi al cambiamento repentino e come tale è sempre più necessario un approccio controintuitivo, cioè «diverso» dal modo di pensare e fare comune.

Da tempo parlo di un approccio più creativo nelle organizzazioni ed ora che la Tecnologia Digitale galoppa veloce, ecco che sviluppare un vero approccio H2H (human to human) parte dall’interno delle imprese per coinvolgere all’esterno mercati e società.

E quindi il vecchio approccio “Command & Control” è ormai fuori tempo massimo, anche se qualcuno non se nè ancora accorto.

Ed allora per non avere più Business in Bianco e Nero serve creare Imprese a Colori dove l’organizzazione orizzontale prende il posto di quelle gerarchiche ed in cui ognuno può vedere riconosciuto il proprio valore in un sistema creativo e meritocratico. Ciò che ormai da diversi anni sperimentiamo con successo all’interno del team Ram Consulting Italia e nelle imprese in cui collaboriamo.

Proprio questo approccio controintuitivo ci ha portato a creare una versione tutta nostra del Performance Management basata su due leve potentissime: il Burdella Marketing e l’Ammuina Management 😉

Cos’è il Burdella Marketing? Spesso vedo imprenditori che dopo anni di resistenza al cambiamento,  finalmente si avvicinano al marketing digitale con riserva, magari affidandosi al nipote o al cugino smanettone per abbozzare un sito vetrina, o per alimentare i canali social con post sporadici e senza alcuna strategia, nessun piano marketing, nessuna immagine coordinata ed ancora con il logo aziendale del 1999 fatto dal grafico della tipografia all’angolo. Oppure pensando che basti fare il minimo indispensabile per ottenere risultati miracolosi e desistere alle prime difficoltà. E qui che interviene il Burdella Marketing, cioè la Promozione Costante e Massiccia con l’utilizzo di tutti gli strumenti di mix-marketing.  “Il termine marketing mix indica la combinazione (mix) di variabili controllabili (leve decisionali) di marketing che le imprese impiegano per raggiungere i propri obiettivi. Si possono riassumere le variabili del Marketing MIX attraverso la “legge delle 4 P” formulata dal Professor Jerome McCarthy  che per primo suddivise il Marketing Mix in 4 punti –

  1. Prodotto/Servizio: Conoscenza specifica delle caratteristiche merceologiche e valoriali del prodotto/servizio;

2 – Prezzo: Definizione di una specifica politica di prezzi conun approccio win/win che consenta a tutti gli attori in gioco di marginare;

3 – Pubblicità: Definizione di una corretta programmazione pubblicitaria.

4 – Punto vendita (il luogo): Insieme delle attività comunicative e promozionali attivate all’interno della struttura.

A cui in seguito il professor Philip Kotler ha aggiunto 2 nuovi elementi:

  1. Potere di Relazione (Relazioni Pubbliche)

&. Potere di Azione (Attività di Community): dai collaboratori, ai clienti a tutti gli stakeholders.

Burdella, perché alla fine posso avere il miglior prodotto/servizio, posso avere eccellenti strumenti e canali di comunicazione, ma se mi rivolgo ad un basso numero di effettivi potenziali clienti difficilmente potrò ottenere risultati consoni alle aspettative.

Perchè Burdella Marketing? Mi è venuto in mente ricordando che ad ognuno di noi in qualche modo da bambini ci è stato “ordinato” dai grandi di non fare burdella, chiasso, soprattutto quando arrivavano i parenti e dovevano parlare di cose serie… e noi che facevamo? Proprio quello che ci era stato chiesto di non fare…per richiamare appunto la loro attenzione.

Lo stesso che oggi ogni azienda ha bisogno di fare nel mercato dell’iperconcorrenza. Non avere questo approccio in quest’epoca, vuol dire non essere in grado di condurre il proprio business, ed essere in balia del mercato e degli eventi navigando a vista sperando che la fortuna volga prima o poi a favore della propria azienda.

Chiaramente tutto parte dall’approccio e dall’atteggiamento “illuminato” che ha chi è a capo dell’Impresa. E Viste le difficoltà di creare l’Organizzazione perfetta, se mai qualcuno ci sia mai riuscito, ho elaborato una nuova teoria chiamata Ammuina Management, frutto di anni di studio e di esperienza diretta nelle IMPRESE, rielaborando “la teoria del caos” in ambito professionale.

La teoria nell’ambito della quale la “stranezza e la diversità” occupano un posto di rilievo e sorprendentemente positivo, che può rappresentare un adeguato strumento per cercare di intuire meglio la realtà delle organizzazioni, dato che questa cognizione può tradursi in nuove espressioni e differenziazione dall’omologazione.

“I manager devono spingere le organizzazioni al limite del caos per avere innovazione, nuove sfide, nuovi traguardi e nuovi sogni da raggiungere. Nell’età del progresso, i sogni erano poco più che delle fantasie. Oggi, come mai nel passato, i sogni sono l’anticamera di nuove realtà. Anche i nostri sé collettivi – le nostre organizzazioni – devono imparare a sognare” (Gary Hamel).

E qui interviene l’Ammuina Management, anch’essa un’interpretazione del “Facite ammuina”, attribuito alla marina borbonica di Francesco II.

All’ordine Facite Ammuina: tutti chilli che stanno a prora vann’ a poppa e chilli che stann’ a poppa vann’

a prora, chilli che stann’ a destra vann’ a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann’ a destra, tutti chilli

che stanno abbascio vann’ ncoppa e chilli che stanno ncoppa vann’ bascio, passann’ tutti p’o stesso

pertuso, chi nun tiene nient’ a ffà, s’ aremeni a ‘cca e a llà.

Ogni tanto girando per le aziende, sia in quelle piccole, dove tutti fanno tutto, che in quelle più grandi e apparentemente strutturate, mi viene in mente il motivo per cui gli esperti di management ultimamente più che parlare di organizzazione, tendono a parlare di “caos organizzato”.

Del resto la “teoria del caos” è nata quando la scienza classica non aveva più le risposte per spiegare gli aspetti irregolari ed incostanti della natura. Quindi se tanto mi dà tanto, anche “gli esperti” del management forse non hanno più tante risposte!

Ma quale significato dare al caos organizzato? Positivo? Negativo?

Secondo quale concezione e in che forma cambiano le funzioni aziendali alla luce della teoria del caos? Quale criterio e quale misura viene utilizzata col fine di cambiare le attività manageriali disciplinate tradizionalmente come la pianificazione, l’organizzazione, il controllo e l’amministrazione?

Pianificare significa anche indovinare; organizzare significa tracciare nuovi percorsi; controllare significa verificare le aspettative; amministrare significa dirigere in modo visionario, ma sempre al servizio (ad-minister) della propria community.

“La vita è una ricerca continua del nuovo e dell’improbabile, unico modo per sopravvivere. Un messaggio coraggioso ma realistico che deve diventare la bussola dei manager del futuro” (E.Illy) 

Quindi vuoi essere un Leader Rivoluzionario?  “Fai Burdella e Stimola l’Ammuina” e divertiti perché altrimenti diventa tutto una fatica e se non ci riesci puoi sempre unirti agl’imprenditori dell’Exe Business Club 😉

                                      

Pasquale Tardino

 Formatore e Coach
 pasqualetardino@ramitalia.it
 335 435785

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