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News4 Febbraio 2021by Martina Pengue

La storia dell’elefante incatenato

Forse non lo sai, ma il mancato raggiungimento dei tuoi obiettivi potrebbe dipendere da alcune catene invisibili che ti stanno impedendo di esprimere il tuo reale potenziale.

Come è successo al protagonista di questa breve storia che ti racconto oggi e che ci offre un ottimo spunto per parlare di CONVINZIONI LIMITANTI.

Un cucciolo di elefante di proprietà di un circo è tenuto legato ad un paletto di legno, dal quale cerca di liberarsi ripetutamente. Ma ancora troppo piccolo, non riesce a fuggire. L’elefante cresce e nonostante le grandi dimensioni ormai raggiunte, non prova più a liberarsi dalla catena che lo tiene imprigionato. Eppure, il paletto che lo tiene prigioniero è minuscolo in confronto alla sua stazza, nulla potrebbe impedire a questo punto all’elefante di liberarsi e scappare… se solo lo volesse!

Ma l’elefante enorme e possente se ne sta lì, immobile… memore dei vani sforzi fatti da piccolo, pensa che non avrà mai la forza di liberarsi e, quindi, non ci prova più.

Così, allo stesso modo, si formano nella nostra mente delle convinzioni errate che ci impediscono di perseguire i nostri obiettivi e desideri. Si tratta di CONVINZIONI LIMITANTI che funzionano da catene invisibili e ci trattengono da ciò che vogliamo diventare. Come l’elefante che rimane legato a quel paletto, queste convinzioni limitanti ci tengono fermi senza che ce ne rendiamo conto.

Nella maggior parte dei casi, le convinzioni limitanti sono pensieri inconsci che agiscono come meccanismo di difesa per evitare possibili emozioni negative (ad esempio frustrazione, ansia, rabbia, tristezza).

Queste convinzioni sono spesso attivate in base a episodi specifici che potrebbero averci fatto soffrire in passato. Proprio come l’elefantino che da adulo rimane immobilizzato nella sua condizione di impotenza poiché da cucciolo ha sperimentato il fallimento nel tentativo ripetuto di liberarsi.

Ma fortunatamente esiste anche un’altra tipologia di convinzioni, definite POTENZIANTI, quelle che ci aprono possibilità e che possiamo quindi considerare come il carburante della vita.

Queste credenze “benefiche” ti danno la possibilità di raggiungere risultati che altrimenti ti sarebbero preclusi e ti offrono occasioni di successo.

Riuscire a riconoscere e modificare le nostre convinzioni limitanti e rafforzare quelle potenzianti, può aiutarci a migliorare la nostra vita e a raggiungere quel traguardo che stiamo rincorrendo da tempo.

IDENTIFICA, RIFORMULA E AGISCI

Abbiamo tutti convinzioni limitanti che ci impediscono di realizzare i nostri sogni o anche i nostri obiettivi quotidiani. Per identificare e cambiare queste convinzioni, devi lavorare sul muscolo dell’autoconsapevolezza. Il segreto è assumersi la responsabilità delle convinzioni che hai creato per te stesso.

Prendi coscienza che sei tu il padrone della tua vita e delle tue convinzioni. E visto che è molto difficile vivere senza, usa le convinzioni potenzianti, lascia stare quelle convinzioni secondo cui l’occasione della vita capita una volta sola oppure che bisogna aspettare il momento propizio per compiere un’azione… lasciamelo dire, sono solo cavolate!

ECCO COSA PUOI FARE PER GESTIRE LE TUE CONVINZIONI LIMITANTI…

L’approccio che può aiutarti consiste nel sostituire/rimpiazzare la convinzione limitante con una potenziante.

IDENTIFICA le credenze che ti bloccano. Come dicevo poco fa, ci vuole molta autoconsapevolezza per questo. Quindi sii onesto con te stesso e parti da una convinzione palese di cui hai già piena consapevolezza. Per esempio, sono troppo inesperto per candidarmi per questa offerta di lavoro oppure di questi tempi meglio non fare progetti. Può aiutarti scrivere queste tue convinzioni su un quaderno, insomma metterle nero su bianco.

Una volta fatto questo lavoro, devi porti delle domande strategiche che possano accendere nuovi punti di vista:

  1. Qual è il ragionamento che mi porta ad attribuire significato a questo fatto?
  2. Ci sono delle informazioni che scarto perché non coincidono con il mio punto di vista?
  3. Avendo a disposizione dei nuovi dati, sarei disposto a rivalutare la mia idea?

 

RIFORMULA la tua convinzione e rendila positiva e potenziante. Converti la tua convinzione e scrivila. Ad esempio, le mie caratteristiche personali mi rendono adatto a questa offerta di lavoro, oppure, anche nei momenti di difficoltà bisogna saper cogliere le opportunità. Metti in dubbio la tua convinzione e stabilisci dei solidi punti di riferimento per la tua credenza potenziante.

E, infine, AGISCI! A questo punto devi acquisire convinzione del fatto che se il precedente pensiero limitante era in grado di immobilizzarti e frenarti, il nuovo pensiero potenziante potrà sprigionare le tue potenzialità. Quindi, se hai deciso di proporti per una posizione lavorativa a cui ambisci, inizia con il fare il primo passo, scrivi un Curriculum Vitae perfetto che faccia risaltare le tue migliori qualità e abilità. Ricorda che i tuoi pensieri sono alla base di qualunque azione.

Come hai potuto capire, sostituire una convinzione non richiede azioni complicate o metodi sofisticati… tutto sta nella consapevolezza e nell’abilità di “addomesticare” la nostra mente, mettendo in dubbio le tue certezze e non facendoti condizionare negativamente dal mondo che ti circonda.

Quando individui una convinzione limitante prova anche a chiederti quanto ti costa in termini di energie, risorse e relazioni… vedrai che il desiderio di liberarti di quella convinzione sarà ancora più forte!

Quali sono le convinzioni limitanti che vorresti eliminare e quali quelle che osservi nelle persone intorno a te?

Ti invito a scrivermi su LinkedIn per condividere con me il tuo punto di vista e la tua esperienza.

 

Martina Pengue
HR & Marketing Specialist
martinapengue@ramitalia.it
333 2246285

 

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