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E Mò ??? Ti fai guidare dal Piacere o dal Dolore?

Che centra Pascà il piacere ed il dolore con tutto quello che abbiamo da fare per la ripartenza in un contesto così difficile per la socialità e l’economia???
Centra…centra 😉

Qualsiasi cosa dobbiamo fare e in qualsiasi contesto infatti, la nostra MOTIVAZIONE, fa tutta la differenza del mondo, ed essa in essenza è governata da 2 grandi “motivatori”: il PIACERE ed il DOLORE.
 Esserne consapevoli e saperli utilizzare in maniera appropriata può farci fare la differenza, proprio in questo DIFFICILE MOMENTO, che stiamo attraversando.
 
Il Piacere ed il Dolore sono le due grandi forze che ci mettono in moto.
Vale a dire che la nostra motivazione può essere:
 
– VERSO o
– da ALLONTANAMENTO
 
Cioè, verso qualcosa che emozionalmente ci provoca un grande piacere a realizzarla, oppure che sentiamo la necessità di allontanarci, per sfuggire ad un pericolo, con il conseguente dolore che proveremmo, che porta a buttarci nelle cose con grande vigore.
 
Il nostro cervello funziona come una bilancia, che soppesa costantemente e in maniera perfetta questo rapporto tra piacere e dolore.
Ma ecco il segreto… possiamo utilizzare questo meccanismo consapevolmente!
 
Innanzitutto dobbiamo sapere che la motivazione guidata dall’evitare il dolore funziona meglio ed è più potente nel breve termine.
 
Siamo disposti infatti a dare molto di più, quando dobbiamo tirarci fuori da un casino, piuttosto che per migliorare una situazione che è già discreta.
 
Prendiamo l’esempio di un fumatore.
 
Con tutta probabilità deciderà di smettere di fumare quando il dolore associato alla sigaretta (e quindi la paura di contrarre un tumore o di intossicare un bimbo in arrivo) diventerà maggiore delle sensazioni piacevoli legate al fumare.
 
Oppure, è più facile darsi da fare quando una persona rischia il licenziamento o la chiusura della propria attività.
 
Ma poi che succede generalmente? Che scampato il pericolo, torniamo a poco a poco alle nostre routine e ricaschiamo nella situazione che abbiamo appena superato. E lì il dolore che in precedenza ci ha aiutano, si trasforma in sconforto e ci porta a pensare che nonostante tutti i nostri sforzi, essi non sono serviti a niente e così a poco a poco, ci lasciamo andare e molliamo.
 
Come rimediare?
 
Mettendo lì un grande obiettivo, un progetto che al solo pensarlo ci fa battere un poco il cuore e che ci procura un grande piacere a pensarlo realizzato. “Vedere” con gli occhi della nostra mente, come farò stare bene le persone che amo e come esse saranno orgogliose di me…!
 
Possiamo quindi dire che tutte le azioni che noi compiamo rispondono sostanzialmente a 2 impulsi: provare + PIACERE o – DOLORE.
 
Il segreto del successo è imparare a dosare questi 2 elementi. Senza lasciare che essi agiscano inconsapevolmente prendendo di fatto il controllo della nostra vita.
In ogni sua forma, tutti i giorni a tutte le ore, anche se stiamo semplicemente seduti davanti alla tv e vediamo la pubblicità di una nota marca di patatine fritte, esse si manifestano, portandoci a scattare verso il frigo a vedere cosa può placare il nostro “desiderio di qualcosa di buono”.
 
Ciò che succede è che, la nostra soglia emozionale viene superata e subentra una decisione inconscia che ci fa agire.
E questo vale per ogni cosa, in positivo e negativo. Il tutto sfruttando il nostro “sistema emozionale”. Cioè riuscire a provare o cambiare quel livello particolare di emozione che fa scattare la decisione più proficua.
E Tu? Mò che fai? In questa ripartenza da quale
di questi due elementi ti farai guidare?
Puoi decidere di cambiare oggi stesso il tuo futuro sfruttando al meglio il tutto il tuo potenziale interno e gli stimoli dolore e piacere che guidano le tue decisioni.
Associando un comportamento a un particolare stato emozionale (ad esempio quella volta che hai vinto…) puoi cambiare in un attimo, come un click, il tuo stato d’animo, ed di conseguenza i tuoi comportamenti e con essi ottenere risultati migliori.
Quindi ricapitolando per uscire da questo difficile momento e ripartire alla grande, possiamo…

Utilizzare inizialmente la leva del dolore (ad es. “se non mi dò da fare chiudo…”) per mettere subito grande intensità nell’azione, ma a lungo termine, i veri cambiamenti, e cioè quelli durevoli, avvengono quando il nuovo comportamento o la nuova situazione diventano piacevoli.
Così non dobbiamo più sforzarci per mantenerli, ricordando che siamo nati per … godere, non per soffrire. Non ci meritiamo niente di meno di questo.

Come si fa, nella pratica?

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Buona Vita

Pasquale Tardino
Formatore e Coach
pasqualetardino@ramitalia.it
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