fbpx
 

Definire la DIREZIONE: i 3 macro-cambiamenti in atto

 “Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare” – Seneca 

Se vuoi capire come ripartire devi capire in che direzione stiamo andando. Devi leggere i cambiamenti del mondo e del mercato e orientare di conseguenza le tue azioni.

Ma se in momenti “normali” cambiare è difficile eppure possibile, quando c’è incertezza senza una prospettiva chiara, ovvero nella situazione attuale, come si fa?

Come puoi capire la DIREZIONE in un momento incerto come questo?

Per rispondere dobbiamo analizzare la realtà e osservare cosa sta accadendo.

L’obiettivo di oggi sarà proprio questo: interpretare lo scenario generale, capire la direzione e definire la strategia di azione. Partiamo!

Ci sono tre macro-cambiamenti in atto: tecnologico, digitale e umano.

1- TECNOLOGICO

Nuovi macchinari in grado di migliorare la produttività e il lavoro manuale dell’uomo con conseguente trasformazione delle dinamiche di produzione e del lavoro fisico.

Ciò vale soprattutto per i settori in cui l’interazione umana può essere sostituita per non mettere a rischio la salute delle persone: camerieri robot, apparecchiature biomedicali ma anche realtà virtuale per ricostruire ambienti e scenari nell’ambito dell’arredamento o dell’immobiliare.

Sono solo alcuni esempi di un settore, quello tecnologico, in grandissima evoluzione e soprattutto fonte di nuovi business e idee imprenditoriali.

 

Chiediti:

1) Di quali nuove tecnologie puoi o devi avvalerti per migliorare il tuo lavoro e/o risalire la china?

2) Quale ritorno in termini di qualità, tempo e denaro possono portarti?

3) In che modo puoi finanziare l’investimento?

4) Ancora, se il tuo settore è particolarmente colpito dalla crisi e necessiti di un totale cambio di rotta, riesci a intravedere possibilità in un business completamente nuovo?

2- DIGITALE:

Il Covid-19 ha creato una repentina accelerazione dei processi digitali; le persone si sono spostate nell’online che al momento è l’unica dimensione “vivibile senza restrizioni”.

Questo ha già portato una quasi totale trasformazione de i modi di offrire il servizio e di comunicare con i clienti. E siamo solo all’inizio.

MA C’È QUALCOS’ALTRO…

Se fino a ieri l’esperienza d’acquisto era prevalentemente fisica, in negozio o azienda, e nel prossimo anno sarà prevalentemente virtuale, sulle piattaforme del web, nel futuro ancora prossimo, quando si tornerà a una vita senza restrizioni, la user experience sarà completamente integrata nelle due dimensioni, quella fisica e quella virtuale.

Cioè le abitudini che stanno nascendo adesso si manterranno anche quando torneremo alla normalità.

L’implicazione immediata è questa: ti piaccia oppure no, oggi non puoi più fare a meno del digitale.

NON È PIÙ UNA SCELTA MA UNA NECESSITÀ.

Anche i più restii e gli scettici dovranno convertirsi al marketing digitale. E se non lo faranno di loro spontanea volontà, si vedranno progressivamente erodere la propria nicchia di mercato da altri competitor fino a scomparire o comunque vedranno gravemente compromessa l’erogazione del proprio servizio.

Chiediti: come devi cambiare il modo di comunicare e promuoverti?

Il tema del marketing digitale, per la sua importanza e vastità, sarà oggetto di un mio prossimo approfondimento specifico ma, intanto, eccoti alcuni spunti:

 

1) Se non l’avevi già iniziato prima, abbandona la comunicazione amatoriale e passa a un Marketing strategico, pianificato e integrato nelle varie piattaforme.

2) Crea una comunicazione distintiva in grado di farti riconoscere come brand prima ancora che come prodotto.

3) Lavora sull’umanizzazione dei Social network: se non possiamo vederci dal vivo dovrai avere la capacità di evocare emozioni e scenari tramite il virtuale.

3- UMANO:

Ci sarà ancora più ansia, solitudine, depressione.

Sfortunatamente molte persone si sentiranno isolate, perderanno il proprio lavoro, si troveranno di fronte alla malattia e potrebbero sperimentare difficoltà relazionali.

 

QUELLO DELLE RELAZIONI UMANE È IL RISVOLTO PIÙ DURO DI QUESTA CRISI.

 

E naturalmente le implicazioni sul piano professionale e relazionale saranno diverse.

Chiediti: come cambieranno l’organizzazione e le modalità di gestione del tuo team? Come farai fronte alle conseguenze derivanti dall’isolamento emotivo?

Anche quest’argomento sarà oggetto di un mio prossimo specifico approfondimento. Ma intanto è bene fare il punto su alcuni inevitabili scenari di cui dovrai tener conto:

 

1) Rendi il lavoro più fluido misurandolo non più sulle ore lavorate ma sul raggiungimento del risultato.

2) Comunica con lo staff in modo ancora più empatico per sopperire alla mancanza di aggregazione e alle conseguenze dell’isolamento emotivo.

3) Metti in conto che i tuoi collaboratori avranno bisogno di un grande supporto psicologico a distanza. Potresti aver bisogno della figura di un coach a distanza per il tuo team.

4) Dove l’occhio non arriva serve ancora più fiducia perciò scegli con cura le Persone che ti accompagneranno in questa durissima sfida.

5) Non perdere l’umanità delle tue relazioni.

L’ELEMENTO CRUCIALE: LA FORMAZIONE

È la chiave di tutto, non solo per i tuoi collaboratori ma anche per te stesso.

La crisi ha dimostrato che non puoi più focalizzarti e informarti in modo verticale, cioè solo nel tuo settore. Devi contaminarti il più possibile, interessandoti a tutto ciò che ti circonda, anche a settori non direttamente legati al tuo business.

Questo è l’unico modo che hai veramente per acquisire nuove competenze maturando la capacità di indagare il mercato e quindi di essere previdente rispetto ai suoi continui mutamenti.

COME CAMBIA IL TUO RUOLO COME IMPRENDITORE: DA ORGANIZZATORE A STRATEGA

 

1) Da ora in avanti la tua gestione dovrà essere necessariamente fluida e flessibile per saperti adeguare agli scenari futuri.

2) Dovrai cambiare il tuo ruolo da organizzatore a stratega. Puoi lavorare anni interi per conquistare un mercato e poi questo ti sparisce da un giorno all’altro. E non dipende da te ma da situazioni che non potevi prevedere. Ecco quindi che devi acquisire la capacità di essere previdente rispetto ai suoi continui mutamenti.

3) Dovrai agire e rispondere all’evoluzione in modo veloce.

4) Dovrai liberarti dall’idea che il cambiamento sia distruttivo. Un vecchio ecosistema sta morendo ma, di contro, se ne sta creando un altro, con nuove opportunità e nuovi aspetti positivi da cogliere.

Se accetti questa SFIDA sei pronto a SALPARE.

Non possiamo fare nulla per cambiare quello che sta accadendo ma sicuramente possiamo decidere come reagire di fronte a tutto questo.

Il punto è che se non sarai in grado di interpretare e leggere i cambiamenti del mondo non potrai minimamente pensare di orientare bene le tue azioni. Ti muoverai “alla giornata” e a tentativi senza una vera strategia e probabilmente, anche se ti impegnerai molto, sarai preda dei “sentito dire” o degli umori della giornata.

E non dico che ciò ti impedirà di ottenere buoni risultati, ma chiediti: senza una vera strategia in quanto tempo, con quanta fatica e con quanti errori riuscirai a raggiungere i tuoi obiettivi?

Un’impresa che non innova, che si oppone al cambiamento e non si adatta è destinata a ridursi. O a sparire.

 

Vuoi un confronto su come riorganizzare e gestire la tua impresa in questo momento così delicato? Scrivimi o chiamami e sarò lieta di offrirti il mio supporto.


SCRIVIMI

 

Silvia Lansione
Business Management Consultant
silvialansione@ramitalia.it – 329 3859803