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Conosci la tecnica dell’investigatore?

Quando ho iniziato a studiare per sostenere gli esami universitari, il primo passo che facevo, era di comprare i libri, gli evidenziatori di tutti i colori (che belli) e se riuscivo a trovare una dispensa o dei riassunti che mi agevolavano lo studio, meglio ancora.

Dopo aver acquistato tutto l’occorrente di cui avevo bisogno, mi chiudevo nella mia stanza, con il mio comodo pigiamone e iniziavo a studiare come una forsennata, dalla mattina alla sera. Le uniche pause che mi concedevo erano il pranzo e la cena, per il resto della giornata ero una zombie che passeggiava per casa, spaventando persino mia mamma che  non mi riconosceva più.

Arrivato il fatidico giorno dell’esame, non solo avevo perso ogni tipo di energia, in più il voto dell’esame a volte non rispecchiava le mie aspettative.

Ho capito che dovevo cambiare qualcosa, perché era evidente che il mio approccio era sbagliato, visto che non ottenevo i risultati desiderati, perdevo entusiasmo e soprattutto sprecavo gli anni più belli della mia vita.

E’ allora che ho scoperto la Tecnica dell’Investigatore.

L’investigatore è un professionista cui i compiti principali è raccogliere le informazioni. Le principali sono due, i documenti (gli indizi) e le persone (con i loro moventi).

Nel caso dei documenti l’investigatore, cerca informazioni che portino a prove, sui quotidiani, giornali, archivi e riviste utili al caso, ma anche e-mail, chat, profili social e attività sul web di vario genere.

Le persone sono un’altra fonte di informazioni fondamentali per il caso. Per tale ragione, l’investigatore passa molto tempo a parlare con tutti coloro che sono coinvolti, perché in possesso di informazioni utili o dare indicazioni rilevanti.

Che vuoi dire Karina?

Voglio dire che devi prepararti, non solo sulla materia, ma su tutto ciò che vi gravita intorno.

Del resto come diceva Sun Tzu nell’Arte della Guerra:

“Gli strateghi vittoriosi hanno già trionfato, prima ancora di dare battaglia;

i perdenti hanno già dato battaglia, prima ancora di cercare la vittoria”.

 

 

Ti voglio invitare quindi, ad aprire il libro solo dopo che aver indagato a fondo, proprio come un investigatore o uno stratega.

Ma come si fa?

Fai come nello sport: studia l’avversario, prepara tatticamente la partita (in questo caso lo studio) e gioca per vincere!

Calati nei panni dell’investigatore cercando di racimolare quante più informazioni dai documenti o dalle persone.

In questo caso i documenti saranno i vari siti web o community create appositamente per gli studenti, in cui si condividono materiali o le domande più frequenti che stanno a cuore al docente. Se ancora non lo fai, provaci, scoprirai un mondo del tutto sconosciuto.

Le persone, che in questo caso giocano un ruolo fondamentale sono i Professori e gli Studenti.

Nel caso dei professori, usa la tattica dell’investigatore con il taccuino, mettiti seduto nelle prime file ad una prova d’esame, ascolta le domande e appuntatele. Ricorda che il prof. avrà sempre le domande che gli starano più a cuore, quindi segnatele tutte.

Nel caso degli studenti, mettiti fuori la porta come un reporter, focalizza l’attenzione sui ragazzi che hanno avuto buoni voti, saranno più propensi a darti informazioni sulle domande di esame e di quali risposte hanno inciso maggiormente nel voto finale.  

Mi raccomando segna tutto. Saranno di grande aiuto durante lo studio e soprattutto non perderai tempo a pensare alle risposte giuste.

Lo step successivo si chiama il semaforo delle domande:

Una volta che hai raccolto tutte le informazioni e le domande più frequenti, fai una classifica e dividile in:

Domande verdi 🟢: sono domande più generiche, che non hanno un grande impatto sul voto d’esame, ma è sempre consigliabile leggere la risposta e farsi un’idea di che cosa parla quell’argomento.

Domande Gialle 🟡: Sono domande di emergenza, in questo caso scrivi una risposta efficace che possa soddisfare il prof.

Domande Rosse 🔴: sono le domande specifiche a cui devi scrivere una risposta perfetta, che lasci a bocca aperta il prof. e prendere 30. 😉

In questo modo non sarai più dipendente dal libro, non dovrai più studiare i punti e le virgole e farti venire l’ansia da prestazione. Sarai tu a “gestire” il libro e a scegliere cosa e come studiare e trasformare così il distress (lo stress negativo) in eustress (lo stress positivo) che ti dà il divertimento e l’adrenalina giusta per affrontare l’esame con piena convinzione.

 

C’è sempre un modo migliore per fare le cose

 

 

 

 

Karina Tardino

Student Coach & Marketing Consultant

 

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