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News22 Luglio 2022by Karina Tardino

C’è un Buddha d’oro in ognuno di noi

Conosci la Storia del Buddha D’oro?

Nel 1957 alcuni monaci di un monastero di Bangkok dovettero trasferire un Buddha d’argilla dal loro tempio – che doveva essere demolito per far posto alla costruzione di una superstrada – a una nuova sede. Durante i lavori, una gru cominciò a sollevare l’idolo gigantesco, ma il peso era così formidabile che la statua cominciò a incrinarsi.

Per di più, cominciò a piovere.

Il monaco superiore, preoccupato di non danneggiare il sacro Buddha, decise di rimettere a terra la statua e di coprirla con un grande telone per proteggerla dall’acqua.

Più tardi, quella sera, il monaco superiore andò a controllare il Buddha. Accese la torcia elettrica sotto il telone per vedere se fosse asciutto, ma quando la luce raggiunse l’incrinatura, il monaco notò uno strano bagliore riflesso.

Guardando meglio, si chiese se non potesse esservi qualcosa sotto l’argilla.

Andò nel monastero a prendere martello e scalpello e cominciò a scrostare l’argilla. Man mano che venivano via pezzi di argilla, il bagliore si faceva più vivido e più esteso. Trascorsero molte ore di lavoro, al termine delle quali il monaco si trovò faccia a faccia con uno straordinario Buddha in oro massiccio.

Gli storici ritengono che diverse centinaia di anni prima della scoperta del monaco, l’esercito birmano stesse per invadere la Thailandia, allora chiamata Siam. I monaci siamesi, rendendosi conto che il loro Paese sarebbe stato ben presto attaccato, coprirono il prezioso Buddha d’oro con uno strato esterno d’argilla per impedire che il loro tesoro venisse trafugato dai birmani.

Purtroppo, a quanto pare i birmani massacrarono tutti i monaci siamesi, e il segreto ben custodito del Buddha d’oro rimase intatto fino a quel giorno del 1957.

Cosa ci dice questa storia?

Che tutti noi – ma anche ogni azienda e ogni brand – siamo un Buddha d’argilla: coperti da una crosta di durezza costituita dalla paura e dall’ignoto, sotto la quale, però, nascondiamo il nostro Buddha d’oro, il nostro vero io.

Più o meno come il monaco con martello e scalpello, il compito più importante che ora ci si pone davanti è di scoprire di nuovo la nostra vera essenza.

In questo momento hai in mano uno scalpello e ti trovi di fronte al tuo Buddha d’oro, hai la grande opportunità di far uscire le risorse nascoste sotto uno spesso strato di fango per usarle a tuo beneficio.

 

 

 

Karina Tardino

Student Coach & Marketing Consultant 

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