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Come mai esistono soltanto pochi leader, ma quei pochi riescono a muovere le masse?

Le persone non sono motivate dagli organigrammi aziendali, ma dalle persone.

Non sono leali alla posizione che occupa il leader, ma alla persona che occupa quella posizione. Quindi non si tratta di vantare dei diritti tratti dal ruolo ma far leva sulla credibilità delle relazioni che instaurano con le persone. Ogni Leader di successo sa che le persone devono credere in lui prima di credere nei suoi sogni. Non a caso l’ormai famoso discorso di Martin Luther King è passato alla storia e ha ispirato, alcuni tra i più grandi leader della storia moderna.

 

Le persone non seguono le giuste cause ma seguono il leader in cui cedono e che porta avanti le giuste cause. Comprendere questo meccanismo cambia totalmente il rapporto con le persone: assicurati che le persone credano in te, chiediti se hai lavorato affinché possano investire fiducia e energie in ciò che sei per loro.

 

Io da persona curiosa quale sono mi sono sempre posta delle domande:

Quali sono gli ingredienti del successo?

Come comunicare un’idea o meglio ancora un prodotto?

Come mai esistono soltanto pochi leader, ma quei pochi riescono a muovere le masse?

Se ci pensiamo bene sono veramente poche le persone o le aziende che sanno perché fanno quello che fanno. E con “perché” non intendo “per fare profitto”. Con “perché” intendo: qual è lo scopo? Qual è il motivo? In cosa credete? Perché le aziende esistono? Perché vi alzate la mattina? E perché dovrebbe importare a qualcuno?

Se Apple fosse un’azienda come un’altra, comunicherebbero probabilmente un messaggio di marketing di questo tipo. “Facciamo computer fantastici. Sono ben progettati, semplici da usare e intuitivi. Ne volete comprare uno?” Noooo. E questo è come comunica la maggior parte di noi. Questo è come viene fatto quasi tutto il marketing. Diciamo quello che facciamo, diciamo quanto siamo diversi o quanto siamo migliori e ci aspettiamo un qualche comportamento, un acquisto, un voto, qualcosa del genere.

Ecco invece come comunica Apple. “Tutto ciò che facciamo, ciò che progettiamo lo facciamo perché crediamo nelle sfide dello status quo. Crediamo nel pensiero diverso. Sfidiamo lo status quo facendo prodotti ben progettati, semplici da usare e intuitivi. E quindi facciamo computer fantastici. Ne volete comprare uno?

Completamente diverso vero? Tutto ciò che è stato fatto è capovolgere l’ordine delle informazioni. Questo prova che la gente non compra quello che fate; la gente compra il motivo per cui lo fate.

Se non sapete perché fate quel che fate, ed è proprio a questo che la gente risponde, allora come potete portare la gente a votare per voi, o a comprare qualcosa da voi, o, ancora più importante, a essere leali e volere essere parte di quello che fate. Ancora una volta, l’obiettivo non è vendere a gente che ha bisogno di ciò che avete; l’obiettivo è vendere a gente che crede in quello che fate. L’obiettivo non è solo assumere persone che hanno bisogno di un lavoro; è assumere gente che crede in ciò che credete voi. 

Nell’estate del 1963, 250.000 persone si sono presentate al centro commerciale a Washington per ascoltare Martin Luther King parlare. Non avevano inviato nessun invito, e non c’era nessun sito per controllare la data. Come hanno fatto? Martin Luther King non era l’unico grande oratore in America. Non era l’unico uomo in America a soffrire in un’America pre-diritti civili. Ma aveva il dono. Non andava in giro a dire alla gente cosa doveva essere cambiato in America. Andava in giro a raccontare alla gente ciò in cui credeva. E la gente che credeva in ciò in cui credeva lui ha raccolto la sua causa, e l’ha fatta propria e l’ha raccontata alla gente. E alcune di queste persone hanno creato strutture per portare fuori la sua parola ad altre persone. E guarda un pò, 250.000 persone si sono presentate il giorno giusto, al momento giusto, per sentirlo parlare e il suo il discorso si intitolava “Ho un sogno” e non “Ho un piano”.

Sono coloro che cominciano con “perché” che hanno la capacità di ispirare la gente intorno a loro o trovare altri che li ispirino.

 

Quando si crede nelle idee ma non nel leader, si cambia leader.

Quando si crede nel leader ma non nell’idea, si è disposti a cambiare idea.

 

Paola Catalano
Marketing & Comunicazione
paolacatalano@ramitalia.it
333 6300629

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