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Il perimetro delle opportunità.

Dobbiamo fissarlo e sempre il perimetro entro cui stare per avere il pieno controllo delle opportunità da cogliere.

Questo è alla base di ogni processo al fine di poterlo gestire e mai subire. Ma quanto è reale quanto dico? Chi di voi non si è mai dovuto misurare con opportunità da cogliere anche se non in linea con le reali necessità.  E poi tempi sempre strozzati, senza possibilità di errore in una logica viziata dall’impossibilità di decidere senza azzardo, nel ricordare anzitutto a me stessa che azzardare è diverso da rischiare.

Sarà l’estate ma vi confesso che avverto una certa avversità nell’operare in un paese in cui nulla è certo, in un paese che non concede mai tempi per poter procedere a fare le cose secondo le norme che esso stesso impone e per poter cogliere opportunità che esso stabilisce.  Quanto spreco di energia e di tempo ci richiede operare in questo modo.

Immaginate se solo potessimo usufruire di regole certe e tempi giusti con procedure semplici, quanto tempo avremmo subito disponibile e da investire, magari per far crescere le nostre attività ed ai nostri collaboratori.

In un periodo in cui tutto deve essere legato all’efficienza credo sia il non spreco a dover delineare il PERIMETRO che in autotutela dobbiamo porre alle nostra operatività.

E fissato il perimetro…beh dalle organizzazioni macro non se ne esce impastati come siamo tra strategie e regole della comunità Europea e discontinuità politica del “Bel Paese” che gestisce e spesso  subisce  il tutto vista la frammentata gestione che ne consegue.

E allora come se ne esce!

NON VI SONO REGOLE CERTE MA ESPERIENZE CHE È BENE CONDIVIDERE…mi torna alla   mente una riunione in una azienda cliente qualche anno fa. Oggi l’azienda vive una nuova era ma allora in pieno cambio generazionale ne aveva di problematiche da gestire; in un momento di stallo di quelli senza soluzioni possibili mi appellai alla fisica dicendo loro che quando è impossibile spingere occorre tirare. Oggi a distanza di qualche anno e visto il cambio di passo dell’azienda, son convinta che quella frase detta in quel momento ne segnò l’inizio del cambiamento.

NON SPINGERE MA TIRARE.

Oggi lo ripeto a me stessa ed a quanti di voi si preparano alla pausa estiva con tanti pensieri di opportunità da cogliere in tempo stretti e regole incerte. 

Si non c’è altra soluzione se non quella scossa adrenalinica che porta a ricercare all’interno del proprio perimetro la soluzione spendibile.

NON SPINGERE MA TIRARE per farlo occorre raggirare l’ostacolo, cambiare punto di vista, aggancialo e trainalo; la fisica ci dimostra che tirare costa meno lavoro che spingere ma il risultato non cambia.

TIRARE significa contrastare l’inefficienza esterna con l’efficienza interna, con una buona organizzazione che ricerca soluzioni possibili per sé ed anche per i burocrati con scarsa propensione a trovare soluzioni.

TIRARE significa stare un passo avanti, avere il tempo di costruire una strategia tra cui le ingarbugliate regole esterne devono filtrare.

TIRARE significa avere come riferimenti il mondo e non una nazione o ancor peggio il proprio territorio di prossimità.

TIRARE significa andare oltre le opportunità possibili e scegliere quelle possibili per la propria attività.

Pensaci sotto l’ombrellone, tanto lo sappiamo l’autunno sarà caldo e indefinito e quindi

SMETTILA DI SPINGERE E TIRA!

 

 

Marisa Massaro
Architetto e Brand Manager
marisamassaro@ramitalia.it
338 4740981

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