fbpx
 

Conflitti: la parabola dei sei ciechi e l’elefante

Qual è la tua reazione davanti al conflitto e come lo gestisci?

 In azienda come nella vita personale e privata, il conflitto, e più in generale la diversità di opinioni, è un aspetto assolutamente naturale dello stare insieme pertanto è impossibile impedirlo.

Il punto è che i conflitti non vanno necessariamente evitati, ma, piuttosto ben gestiti, così da trasformarli in opportunità di crescita personale.

Per riflettere insieme su questo argomento, ti racconto una favola.

 

I sei ciechi e l’elefante

In un villaggio i cui abitanti erano tutti ciechi un giorno arrivò un principe assieme a un elefante.

I ciechi, non avendo idea di come fosse fatto quell’animale, mandarono 6 di loro a toccarlo per descriverlo agli altri.

«Un elefante è come un ventaglio rugoso». Disse il primo che gli aveva toccato le orecchie.

«No, è come un paio di lunghe ossa». Disse il secondo che gli aveva toccato le zanne.

Il terzo esclamò: «Assomiglia a una grossa corda». Gli aveva toccato la proboscide.

«Ma cosa state dicendo? È come un tronco d’albero» disse il quarto che gli aveva toccato le zampe.

«Non capisco di cosa state parlando …» disse il quinto. «Un elefante assomiglia a un muro che respira». Gli aveva toccato i fianchi.

«Non è vero» gridò il sesto «un elefante è come una lunga fune». Gli aveva toccato la coda.

I sei ciechi cominciarono a litigare, ciascuno rifiutando di ascoltare la descrizione degli altri.

Alla fine arrivò il principe e disse: «tutti e sei dicono la verità, ma ognuno di essi ha toccato solo una parte dell’animale, e quindi conosce solo quella parte di verità. Finché ognuno crede di essere il solo ad avere ragione, nessuno conoscerà la verità intera».

 

La morale: ciò che crediamo dipende da chi siamo.

Credere che la nostra sia l’unica delle realtà possibili è il più grande limite che possiamo imporre alla nostra crescita.

Ognuno di noi, infatti, filtra la realtà in base alle proprie specifiche idee, percezioni e vissuto. Ciò naturalmente non significa che la nostra idea sia sbagliata, ma che comunque sia riduttiva perché coglie solo una parte del tutto.

Ovviamente, ascoltare le opinioni degli altri, soprattutto quando sono profondamente diverse dalle nostre, non risulta sempre così facile perché la tendenza di ognuno di noi è quella di dare priorità al nostro modo di vedere le cose.

Cosa puoi fare, allora, per aprirti all’altro?

 

  1. Coltiva il dubbio.

Ogni personaggio della storia è convinto della propria idea semplicemente perché è ciò che ha toccato con mano. Ma anche quando la nostra verità ci sembra incontrovertibile, la nostra opinione è semplicemente una mera supposizione! Perciò è importante non cedere alla tentazione delle proprie certezze ma ampliare le nostre visioni ricercando sempre e costantemente nuove facce della verità.

 

  1. Impara ad ascoltare le opinioni altrui.

Nella storia ogni cieco ascoltava solo con le orecchie, ma non con la reale volontà di comprendere l’opinione altrui. Ascoltare per davvero significa entrare in connessione con gli altri, aprirsi al confronto, anche con opinioni molto diverse, e riflettere prima di agire.

 

  1. Accetta i tuoi limiti…per vivere senza limiti.

Sembra una contraddizione e invece acquisire la consapevolezza dei propri limiti è ciò che ci dà la spinta ad andare oltre e ad aprire i nostri confini mentali e di atteggiamento. Nella storia ogni saggio era convinto di sapere già come stavano le cose e non ha mai pensato che la propria idea potesse essere limitata. Probabilmente, se il principe non fosse intervenuto e nessuno si fosse aperto all’opinione altrui, nessuno avrebbe scoperto come era fatto davvero l’elefante.

 

La morale di questa storia è che credere che la realtà che osservo sia l’unica delle realtà possibili è una delle più grandi e pericolose illusioni.

 

Questo atteggiamento di chiusura non è altro che il primo passo verso l’intolleranza e ti impedisce di aprire la tua mente e di cogliere le mille sfaccettature di una realtà che è molto più complessa.

Allora la prossima volta che ti capita di confrontarti con persone che hanno opinioni profondamente diverse dalle tue, ricordati di coltivare il dubbio e di ascoltare veramente ciò che gli altri hanno da dirti.

Credere di possedere la verità è per certi versi un auto imporsi una condizione di cecità e per vederci meglio paradossalmente dovremmo ricordarci di essere sempre tutti parzialmente ciechi.

 

 

Silvia Lansione
Business Management Consultant
silvialansione@ramitalia.it – 329 3859803

 

Condividi