fbpx
 

Una nuova Leadership all’orizzonte

Ogni volta che dobbiamo uscire da una situazione di crisi (la guerra, la pandemia, i mercati, i problemi che ci creiamo da soli) viene fuori una domanda: ci troviamo in questa situazione per una crisi culturale o per una crisi di Leadership? Sembra la storia dell’uovo di Colombo!

Ho sempre creduto che non siano le circostanze a determinare ogni situazione, ma come noi ci adattiamo ad esse e le cambiamo. Del resto se la vita ci da un limone…possiamo sempre farci una bella limonata e ricominciare. E questo è tutta questione di atteggiamento da Leader.

Ma per arrivare a comprendere la Leadership oggi, la cosiddetta 4.0 che dovrà governare questa nuova era tecnologica…e gli esseri umani che dovranno adattarsi ad essa, dobbiamo fare un passo indietro.

Partiamo dal Leader 1.0: Lo farei risalire agli anni ’20 e vedrei la sua fine (forse ???) negli anni ’90. 70 anni di quasi un unico stile e comportamento di leadership. Le aree di interesse chiave erano la produzione, la consegna in tempo, la tolleranza zero agli errori, la presenza (in ufficio, ad es. 9-5). Il leader che sa tutto, sistema gerarchico di subordinati o al massimo di dipendenti, cultura in silo, un maschio tra  i 50 e i 60 anni che governa l’azienda, cultura basata sulla paura, lealtà con l’azienda come forma di ricatto, lavoro per guadagnare soldi ecc… CHE TEMPI! 

LEADER (CAPO) molto direttivo, molto presente, molto competente, molto egocentrico. DIPENDENTI…molto timorosi! Alcuni di voi potrebbero fermarsi a questo punto e dire: ehi, è così che viene guidata la mia azienda, la mia funzione, il mio team. Oppure conosco diversi imprenditori e manager che gestiscono ancora così! VERISSIMO!

Leader 2.0: Negli anni ’90 è iniziata una nuova era: il tempo del miglioramento tecnologico che dura fino ad oggi. Il telefono cellulare è stato ampiamente utilizzato per la prima volta in molte aziende. Laptop o computer venivano consegnati ai dipendenti, tutti avevano accesso a Internet.

All’improvviso, i dipendenti (collaboratori) erano disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7 (chi si ricorda dei Blackberry?!), le informazioni erano disponibili per tutti (da qui la fine dell’esperto leader), i collaboratori hanno visto molte nuove opportunità online (uno dei motivi della fine della fedeltà alle aziende), gerarchie piatte.

Il leader comunica con le persone del suo staff chiedendo loro come stanno. Che fornisce la direzione e condivide una visione invece di dire alle persone cosa devono fare. Sviluppa i costantemente i membri del suo team e li aiuta a crescere, responsabilizzandoli.

Ma guardando tante aziende, funzioni, team, qualcuno di noi dirà: non ci siamo assolutamente! È interessante notare che le generazioni da guidare con questo stile sono le generazioni X e Y, che sono cresciute in analogico ma poi hanno dovuto adattarsi al digitale… e non tutti ci riescono.

E passiamo al Leader 3.0: Dal 2010, stiamo già affrontando la prossima sfida: la Leadership 3.0.

Ancora una volta, una necessità per rispondere alle sfide del nostro ambiente: le app sono ovunque, i collaboratori diventano collabor-attori e vogliono lavorare per uno scopo e non per un azionista, i giovani stanno cercando di costruire il prossimo Facebook, Uber o Airbnb.

Condividere è prendersi cura e il nuovo modo di vivere per molte persone, tutti sono uguali e tutti sono ascoltati. La tecnologia sostiene la nostra vita e dovrebbe renderla più facile, è il mondo delle infinite opportunità.

BELLO! MA CHI CI E’ GIA’ RIUSCITO?

Eppure in tempi in cui l’unica certezza è il cambiamento repentino…siamo già al Leader 4.0: che dovrà confrontarsi con La Quarta Rivoluzione Tecnologica, basata sulla digitalizzazione e la connessione in rete (5G) di oggetti comuni resi intelligenti, cioè Internet delle Cose (Internet of Things).

Essa sta per cambiare totalmente il nostro modo di lavorare, il mondo in cui viviamo, le nostre relazioni e le nostre organizzazioni, riflettendosi anche sulla nostra società, sulla leadership e sul modo di essere leader.

Leadership 4.0 indica proprio il nuovo modello di leadership necessario per effettuare questa transazione tecnologica e inevitabilmente, anche sociale. Ci saranno bisogno di nuovi stili di leader o quantomeno una trasformazione di quello visto finora, il cui compito principale sarà quello di cambiare l’organizzazione per renderla adatta a vivere e sostenersi in mondo dove regnerà sempre di più la volatilità, l’incertezza, la complessità e l’ambiguità (VUCA – Volatility, Uncertainty, Complexity, Ambiguity).

Il Leader 4.0 potrà farlo se abbraccerà la Leadership rEVOLution e riuscirà ad intravedere il futuro digitale e preparare la sua squadra ad affrontarlo. Se sarà capace di avere una visione che possa trascinare l’organizzazione nel futuro … Senza perdere la forza del … Cuore, perché proprio questa sarà La Grande Sfida che ci toccherà affrontare: abbinare la tecnologia all’attenzione, all’interesse e la gentilezza per le persone che dovranno utilizzarla. Un nuovo Umanesimo per cavalcare l’onda tecnologica che ci porterà nel futuro.

In queste settimane stiamo affrontando i temi della Leadership 4.0 e come cambia la Gestione delle Persone nelle P.& M.I. nella Masterclass Expertise della Exe Business Shool, con il contributo di tanti imprenditori e manager del territorio.

Se vuoi partecipare anche TU alla Leadership rEVOLution vai per info su www.exebs.it o contattami al 335 435785

Buona Vita e Buona rEVOLution.

 

 

 Pasquale Tardino 
 Formatore e Coach
 pasqualetardino@ramitalia.it
 335 435785

Condividi