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News26 Luglio 2022by Dante Ruscello

Come decido il budget per le sponsorizzate?

Spendere o non spendere, questo è il dilemma… e se spendo, soprattutto quanto devo spendere…???!!!

E’ una delle domande più ricorrenti che mi viene rivolta dagli imprenditori che decidono di investire euro sulle ADS (abbreviazione dell’inglese Advertising, in italiano pubblicità), vale a dire le cosiddette campagne sponsorizzate sul web.

I canali più utilizzati sono senza dubbio Google e Facebook ma ormai anche Instagram e Linkedin iniziano a crescere in termini di budget investiti, e ogni canale ha certamente le due dinamiche e le sue peculiarità.

La risposta? Nel marketing è quasi sempre la stessa: dipende…!!! Da cosa? Da molti fattori e variabili.

La prima considerazione che mi sento di fare è che la soglia minima, i cosiddetti budget entry level, è sicuramente salita in alto rispetto a pochi anni fa. In passato affermavo convintamente che ogni attività d’impresa dovesse prevedere nel proprio bilancio almeno 5 euro al giorno su Facebook e 5 euro al giorno su Google per un intero anno per un investimento complessivo di circa 3.600 euro, un budget quindi non eccessivo.

Oggi, ahimè, questi numeri sono diventati assolutamente insufficienti e vanno almeno raddoppiati. Su Google, ad esempio, non ha senso lanciare una campagna con meno di 10 euro giornalieri considerando che il budget va suddiviso tra la Rete di Ricerca, la Rete Display, la Remarketing e all’occorrenza anche la Shopping e Youtube. Su Linkedin poi è tecnicamente impossibile impostare una campagna con un budget inferiore a 10 euro e su Facebook 5 euro sono diventati davvero molto deboli.

Lo dicevamo qualche anno fa, occorre affrettarsi perché chi arriva dopo perde vantaggio competitivo e trova più concorrenza, che si traduce in costi più alti, sia per generare traffico che per generare lead (anagrafiche di potenziali clienti).

Altra considerazione riguarda il target geografico, perché ovviamente un conto è sponsorizzare su un raggio di 17 km (il minimo previsto da Facebook) e un conto è promuoversi in tutta Italia. In quest’ultimo caso mi sembra ovvio che il budget debba necessariamente essere più importante.

Altra variabile importante è legata alla tipologia di campagna che si attiva, un conto è, ad esempio, investire per fare branding e generare traffico sul sito, altro conto è invece lavorare di lead generation. I budget non possono non tener conto dell’obiettivo finale.

Ma proprio in tema di budget vorrei concludere con una considerazione che per me è forse la più importante. Pensare o immaginare che basti investire molti euro per ottenere risultati e velocemente è un errore piuttosto grande oltre che comune. Se bastasse dare tanti soldi alle ADS saremmo tutti ricchi e milionari, la verità è che i risultati dipendono poi da tanti altri fattori. Nelle vendite online fattori critici sono la qualità del prodotto, il prezzo, tempistica e modalità di consegna, resi e tanto altro, e poi c’è quel concetto di brand awareness che spesso molti dimenticano. Dobbiamo dare al nostro brand il tempo di affermarsi e di essere riconosciuto, possibilmente come credibile e autorevole, oltre che affidabile.

Insomma, il mondo delle ADS è sempre più complesso, motivo per cui il fai da te è oggi più che mai sconsigliabile…!!!

 

 

Dante Ruscello
Digital Marketing Executive
danteruscello@ramitalia.it

 

 

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