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News20 Luglio 2021by Paola Catalano

A spasso nel brand… management

Le strategie di branding sono il cuore pulsante delle attività di marketing e mirano a creare e diffondere l’identità aziendale o per meglio dire il pool di valori che dovrà fare breccia nella mente dei consumatori/clienti.

Il grande limite delle piccole e medie imprese è concentrare le risorse sul settore produttivo e sulle tecnologie volte a ottimizzare la produzione aziendale invece di far fronte alle forme di comunicazione che convogliano le energie per diffondere la notorietà del marchio. In poche parole non puntano a rendere la marca riconoscibile sul mercato e a pubblicizzare l’insieme di valori aziendali che stanno alla base del brand.

Con un’ottima strategia di branding, il brand diventa un elemento intangibile e decisivo: l’azienda promette al pubblico una serie di valori ed emozioni mentre il cliente nutre una certa aspettativa nei confronti dei titolari del marchio. 

Possiamo dire di essere “accerchiati” da loghi, etichette, immagini, cartelloni e altri stimoli visivi tanto da non accorgercene perché ormai parte del nostro quotidiano. Dalle icone Google appena svegli dopo aver spento la sveglia, fino alla marca del telefono e al brand dei cereali. Pur non facendoci troppo caso, si tratta di brand realizzati dai professionisti con l’intento specifico di entrare nelle nostre vite. Questa la loro potenza: “segni” che dicono tanto con poche linee e colori, pensiamo alla mela della Apple o all’omino coi baffi della Bialetti 

L’immagine è il biglietto da visita e il branding è la strategia di marketing che porta alla creazione dell’immagine “regalandoti” la comunicazione con il cliente

Un giusto brand management genera un aumento delle vendite, rendendo il prodotto più appetibile rispetto a quelli della concorrenza. Ecco perché devi sempre fare in modo che il tuo logo sia concorrenziale e mai scontato.

 

La strategia di branding vincente è un insieme di tecniche che prende in considerazione alcuni fattori chiave fondamentali per il successo:

  • Target di riferimento – L’azienda deve conoscere il pubblico di riferimento e i suoi potenziali clienti. L’obiettivo è non sprecare risorse preziose per raggiungere consumatori disinteressati.
  • Valori unici – Il messaggio veicolato deve essere chiaro, breve e accattivante per catturare l’attenzione del cliente tipo. Vantaggi e benefici devono essere chiari sin da subito.
  • Originalità – È importante pensare fuori dagli schemi allo scopo di dar vita a strategie di branding che rompono i canoni dei luoghi comuni e rendono il marchio e i suoi valori davvero unici e insostituibili.
  • Coerenza – L’immagine aziendale che viene sponsorizzata attraverso varie forme di comunicazione caratterizzate da una coerenza interna.
  • Esposizione – Il prodotto o il servizio deve essere esposto attraverso i canali di marketing più appropriati (pubblicità tradizionale, content marketing, social media marketing, forum e blog, video marketing e altro).

Un esempio curioso e interessante?

La storia del marketing Durex! È stata la prima azienda a sconfiggere pregiudizi contro un prodotto un po’, a suo tempo, complicato. Non per niente negli anni 70 fu la prima ditta di preservativi ad essere pubblicizzata e proprio grazie alle sue campagne marketing, presenti vivamente ancora oggi, i giovani capirono l’importanza di essere protetti durante l’attività sessuale.

Nel 1996, Durex, sempre pronta e con l’occhio lungo, è, come sempre, il primo marchio di preservativi a creare il proprio sito web, oggi ne conta 42 diversi per i paesi in cui i suoi prodotti sono commercializzati.

 

Ma non voglio dirti altro perché se sei curioso di conoscere questo case history e tanti altri trattati all’interno del webinar “A Spasso nel Brand” che io e la mia collega, Mariasperanza Assini, abbiamo tenuto qualche giorno fa insieme, allora non ti resta che rivederlo qui.

Io te lo consiglio.

RIVEDI IL WEBINAR

 

 

Paola Catalano
Marketing & Comunicazione
paolacatalano@ramitalia.it
333 6300629

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